Rilanciare il reparto olivicolo toscano: è questo l’obiettivo primario da raggiungere entro tempi brevi.

Se ne è discusso in occasione dell’inaugurazione dell’8a edizione di Olea Lunae 2008, la rassegna dell’olio extravergine della provincia di Massa Carrara, tenutasi al Castello di Terrarossa a Licciana Nardi (MS), il 2 e 3 febbraio. Come ogni anno, la manifestazione ha rappresentato un importante momento di incontro e discussione sull’andamento del comparto olivicolo toscano, fortemente legato alle tradizioni e all’economia della regione.

L’andamento negativo dell’annata 2007, che ha visto perdite medie del 40% nella produzione a causa delle bizze climatiche e della mosca olearia, ha suscitato molta preoccupazione, tanto che all’unanimità i rappresentanti delle istituzioni intervenute hanno sostenuto la necessità di aiuti al settore.

Nella programmazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Toscana, che può contare su un incremento di 109 milioni di euro, il 15% in più rispetto al precedente piano, e a un 8% in più (369 milioni) come contributo dell’Unione Europea, si è deciso di destinare una parte di queste risorse a “investimenti nel comparto olio di oliva sia a livello di aziende agricole che di frantoi”, come afferma l’Assessore al Bilancio Giuseppe Bertolucci. “C’è un legame indissolubile tra l’olivo e la Toscana – dice ancora Bertolucci –, fatto non solo di ragioni economiche ma anche culturali, ambientali e perfino paesaggistiche. Proprio in questo momento di difficoltà per il settore la Regione si schiera con i produttori, per sostenerli nelle azioni di recupero, di sviluppo e anche di innovazione. Una corretta attività sul campo – continua – ed efficaci iniziative di comunicazione, promozione ed educazione del consumatore possono costituire il valore aggiunto per una costante affermazione dell’olio toscano”.

Dello stesso avviso la Cia Toscana, la Confederazione Italiana Agricoltori regionale, secondo cui è fondamentale rinnovare gli oliveti e ridurre i costi: “I costi di produzione sono la grande priorità dell'olivicoltura toscana”, afferma Alessandro Del Carlo, della presidenza regionale della Cia Toscana. “È necessario orientare con intelligenza le risorse del Piano di Sviluppo Rurale per l'ammodernamento delle attrezzature finalizzate alla riduzione dei costi".

L’impegno dunque è quello di dare supporto ai produttori d’olio e finanziarie azioni che puntino all’aumento del valore aggiunto dei prodotti olivicoli, intervenendo sugli oliveti, sulle operazioni di raccolta, trasformazione e commercializzazione dell’olio, “pur conservando – afferma Del Carlo – le varietà tipiche della Toscana”.