"Grande soddisfazione fra i tanti produttori del territorio algherese. Con il riconoscimento del marchio d’origine comunitario DOP la produzione di olio extravergine di oliva isolano esce dall’anonimato e si propone al mercato come prodotto le cui caratteristiche qualitative sono prevalentemente legate ai fattori naturali ed umani della località di provenienza. |
ALGHERO - Arriva finalmente la Denominazione di Origine per l’olio extravergine sardo. Dopo anni di attesa, si scrive una pagina importante per l’olivicoltura isolana, le produzioni sarde usciranno infatti dall’anonimato proponendosi al mercato come prodotti di Sardegna. L’adozione della certificazione europea di denominazione di origine protetta è un grande traguardo in quanto marchio “esclusivo” di qualità che distingue e protegge il prodotto isolano garantendo al produttore un vantaggio competitivo sul mercato e al consumatore informazioni veritiere ed elevati standard qualitativi. Saranno i due consorzi di frutticoltura della regione ad occuparsi del controllo e rispetto del disciplinare di produzione. L’olio dovrà infatti garantire qualità elevate e caratteristiche tipiche delle nostre produzioni. La Denominazione di Origine Protetta “Sardegna” è, infatti, riservata all’olio extra-vergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivo presenti nell’oliveto, da sole o congiuntamente, per almeno l’80%: Bosana, Tonda di Cagliari, Nera (Tonda) di Villacidro, Semidana e i loro sinonimi; al restante 20% concorrono le varietà minori presenti nel territorio, che comunque non incidono sulle caratteristiche finali del prodotto. Per gli oliveti idonei è ammessa una produzione massima di olive di 120 ql/ha, la resa massima delle olive in olio è del 22%. E’ inoltre in fase di costituzione il Consorzio di Tutela della DOP “Olio extravergine di oliva Sardegna” che si occuperà della gestione, vigilanza e tutela del marchio oltre che della promozione commerciale e della valorizzazione dello stesso. Grande soddisfazione tra i tanti produttori del territorio algherese, la denominazione di origine si spera infatti possa garantire soprattutto le piccole produzioni locali, conferendo loro un importante marchio caratteristico del territorio di appartenenza. La speranza è proprio quella di vedere valorizzate le produzioni locali nei confronti di prodotti privi d’identità."
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