Qoco. Un filo d’olio nel piatto: è questo il titolo del Concorso Internazionale per Giovani Cuochi che dal 29 febbraio al 2 marzo 2008 ad Andria-Castel del Monte vedrà sfidarsi 8 giovani di altrettanti Paesi del Nord Europa.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Andria, in collaborazione con Slow Food e l'Associazione Nazionale Città dell'Olio, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Puglia, della Provincia di Bari e della Camera di Commercio di Bari, è un’occasione di incontro tra culture e identità gastronomiche lontane fra loro ma riunite nel contesto pugliese. La competizione si basa infatti sulla preparazione di un piatto pugliese e uno a libera scelta dei concorrenti.

I partecipanti – giovani talenti provenienti da Austria, Danimarca, Italia, Olanda, Germania, Polonia, Svezia e Inghilterra – saranno affiancati da 8 cuochi pugliesi, ognuno dei quali porterà la propria esperienza, indissolubilmente legata alla terra di origine.

Il momento clou è fissato per sabato 1° marzo, presso la Tenuta Cocevola di Andria. Durante questa giornata sarà designato e premiato il vincitore, scelto da una Giuria tecnica guidata da Alfonso Iaccarino, sulla base dei risultati ottenuti nelle due prove, secondo rigidi criteri di selezione: mediterraneità, rapporto con l'olio extravergine di oliva, originalità, presentazione e equilibrio generale. Se per la prima prova si richiede infatti un piatto a tema libero, per la seconda ci si dovrà cimentare nella preparazione di una portata che si basi su grano duro e verdure in abbinamento a olio extravergine di oliva, ingredienti tipici mediterranei appunto.

La parte più affascinante dell’evento è sicuramente l’appuntamento serale nel centro storico di Andria. Dopo il pranzo dai molteplici sapori, risultato del mix di pietanze del nord e del sud, frutto dell’opera dei 16 chef, tutti i cittadini sono invitati ad assaggiare i piatti del Concorso, in un incantevole angolo della cittadina, allestito in mezzo a secolari alberi di ulivo, rivestiti, secondo la tradizione contadina ottocentesca, da teli di lino.