Capaci per un giorno è diventata capitale dell'olio biologico.
Dopo i recenti apprezzamenti rivolti alle produzioni olivicole siciliane da parte di Enoteca Italiana e associazione Città dell'Olio, scende in campo anche l'Accademia della Cucina Italiana.
La delegazione Palermo-Mondello ha tenuto proprio su questo tema un incontro nella località balneare a pochi chilometri dal capoluogo siciliano.
Con 138 mila ettari di ulivi, una produzione di 49 mila tonnellate pari al 7,4 per cento del totale nazionale, nonché un valore di oltre 200 milioni di euro, l'olio extravergine di oliva della Sicilia è una realtà importante per l'economia locale anche se penalizzato dal prezzo di vendita.
Sull'argomento è intervenuto Nicola Titone, farmacista da cinque generazioni, ma con un'azienda olearia attiva da 70 anni, la cui produzione ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali.
«La qualità dell'olio siciliano ha ormai raggiunto un elevato livello – ha dichiarato –. E non va dimenticato che il buon olio è ottimo per la dieta mediterranea e previene l'invecchiamento delle cellule, riduce il rischio di cardiopatie coronariche, contrasta i radicali liberi e ha effetti positivi anche sulla riduzione del tasso di colesterolo nel sangue».
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