Dall’annuale monitoraggio del Ministero della Salute su vari prodotti agroalimentari come frutta, ortaggi, cereali, olio e vino, risulta che il 99,1% è del tutto privo di residui antiparassitari o ne contiene una percentuale nei limiti di legge.
Lo studio è quello relativo al Piano Nazionale Residui Antiparassitari (Pnra) del Ministero della Salute, che si replica già da 14 anni. I risultati si riferiscono agli 8081 campioni esaminati nel corso del 2006.
E dai dati si evince come, nel corso del 2006, per la prima volta, l'obiettivo di portare la soglia delle irregolarità dei residui nei prodotti di origine vegetali al di sotto del 1% sia finalmente stato raggiunto.
In particolare, tra i 1259 campioni di cereali, olio e vino i analizzati, quelli sono stati il 99,4%, con il 79,2% totalmente privi di residuo e il 20,2% con residui in quantità inferiori al limite legale di sicurezza. Quelli di olio (olio di oliva extra vergine, olio di oliva e oli di semi) presi in esame sono stati 195. Tra essi, 8 sono risultati non regolamentari per la presenza di residui di prodotti fitosanitari per contaminazione di tipo ambientale.
La principale finalità del monitoraggio è il controllo di situazioni critiche quali le derrate di importazione e gli alimenti che non erano risultati regolamentari nel 2005, quando la percentuale di prodotti regolari si attestò sul 99%, contro il 94,4% del 1993.
Sono stati coinvolti i laboratori pubblici Arpa, Pmp, Izs e i risultati ottenuti, secondo una nota del Ministero «si mantengono in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell'Ue e confermano un elevato livello di protezione del consumatore».
I dati sono stati comunicati alla Comunità Europea a novembre 2007.